COSTELLAZIONI FAMILIARI INTEGRATE
“Esiste un passato sempre vivente che interagisce con il presente”, sostiene la Schutzenberger. Cosa significa? La psicologia transgenerazionale si occupa ormai da tempo dell’individuo visto come il risultato di un complesso sistema di relazioni familiari e di eventi accaduti nelle generazioni precedenti. I “pesi transgenerazionali” sono dati dai vincoli d’amore della persona al clan familiare; tali legami inconsci non ci permettono di vivere in piena libertà la nostra vita. Per dirlo con le parole di Anne Ancelin SCHUTZENBERGER:
“… Voi, me, noi tutti viviamo prigionieri di un’invisibile ragnatela di cui siamo anche uno degli artefici. Se imparassimo… ad afferrare, a comprendere meglio, ad ascoltare e vedere queste ripetizioni e coincidenze, l’esistenza di ciascuno di noi diventerebbe più chiara, più sensibile a ciò che siamo e a ciò che dovremmo essere… questi complessi legami si possono vedere, sentire o intuire, almeno in parte, ma generalmente non se ne parla… Tuttavia esiste un modo per trasformare sia questi legami, sia i nostri desideri, affinché le nostre vite diventino a misura di ciò che noi desideriamo… si può comunque cogliere la propria occasione, cavalcare il proprio destino, ‘capovolgere la sorte sfavorevole’ ed evitare i tranelli delle ripetizioni transgenerazionali inconsce”
(A.A. Schutzenberger “la sindrome degli antenati”).
Nomi e date, morti o malattie, matrimoni e divorzi, adozioni o figli illegittimi, successi o fallimenti, acquistano un significato e un senso fondamentali quando nel concepire un figlio, trasmettiamo oltre al patrimonio genetico anche un patrimonio di “non detti”, di forti emozioni rimaste represse o di aspettative che il codice familiare ha nutrito e continua a farlo nella misura in cui tutto ciò viene “passato” di madre in figlio/a. I “segreti” contribuiscono in maniera decisiva a rinforzare la catena che lega i discendenti allo scomodo destino del “riscattare gli avi”. Così, i disagi vissuti dalle generazioni attuali possono trovare un’interessante lettura nel libro della storia familiare. Una storia che può essere letta in chiave sistemica e ri-narrata, questa volta, con un epilogo meno in ombra, più sincero e che servirà a spezzare la catena in favore delle “ali della libertà”. Qui trova radice la Costellazione Familiare, approccio relativamente recente, che basa il suo lavoro nella drammatizzazione in gruppo della storia del consultante. Come sempre accade, esistono più scuole che si sono interessate allo studio della psicogenealogia e delle costellazioni familiari:
- L’approccio sistemico fenomenologico tedesco: Bert Hellinger e il metodo delle costellazioni familiari
- La scuola di psicobiologia transgenerazionale francese di cui è principale autore Claude Sabbah, Ideatore de la Biologie Totale des Etres Vivants (BTEV) e la Déprogrammation Biologique e la scuola di psicobiologia transgenerazionale inglese di cui è principale autore Sheldrake il quale nel suo The Presence of the Past ipotizza la presenza di “campi ricordi”.
Alla domanda “cosa sono le costellazioni familiari?”, risponderei che sono principalmente un ATTO CREATIVO che porta alla luce il mito familiare. Evocando e nobilitando gli avi è possibile trasvalutare la sofferenza dell’individuo e della sua famiglia, fino ad arrivare ad un riscatto “universale”, dell’umanità.
Non intendo, certamente, peccare di onnipotenza! Al contrario vorrei riuscire a trasmettere un valore che tutti abbiamo dentro ed antichissimo; un valore trasmesso da Dio, dal Cosmo e dalla Madre Terra. E’ possibile riscattare l’Amore del Bambino Eterno che alberga nei nostri cuori per dare gioia e felicità alle nostre vite, uscendo dall’ottica del Bene e del Male per entrare in quella dell’eterno “transito”, senza spazio e senza tempo, dalla vita alla morte e viceversa.
La costellazione familiare è la creazione di formule psichiche “magiche” che donano e ri-donano poesia e arte alle nostre menti e ai nostri corpi, troppo chiusi dentro la prigione dell’Io.
Spiega Selene Calloni Williams, “Nelle forme del tuo corpo sono già insite le emozioni principali del tuo destino, le sincronicità della tua esistenza. Viceversa, le emozioni che vivi influiscono sul tuo corpo: possono allargare i tuoi fianchi, preoccupare i tuoi occhi, contrarre l’intestino fino allo spasmo”.
Nell’immobilità, respirando profondamente, si risvegliano i desideri, prima quelli più conosciuti, poi quelli più profondi, sconosciuti alla mente cosciente. Così il corpo partecipa all’esperienza immaginale consentendo all’esperienza madre di unirsi all’ esperienza figlio.
“In questo corpo c’è il monte, circondato da sette isole, vi sono sette fiumi, mari, monti, campi e proprietari di campi. Ci sono saggi e asceti, tutte le stelle e i pianeti, i santuari, i luoghi sacri e le divinità protettrici che li abitano. Vi si muovono il sole e la luna, autori della creazione e della distruzione. Vi sono anche l’etere, l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra.”
Shiva Samhita
Abbandonare l’Io e raggiungere il Sé, l’essere naturale che si trova al di là dei parametri mentali di vantaggio, svantaggio, piacere e dolore, dove gli opposti convivono e il giudizio è sospeso. Questa è la condizione dell’assenza di sforzo, il rimanere nello stato naturale, in cui non ci sono più desideri né tensioni a essere altro da sé. L’essere si abbandona, le tensioni muscolari si allentano, i centri nervosi si aprono, la mente si fa chiara e lucida come il cielo privo di nuvole tersa che segue uno scroscio di pioggia. È solo con questa mente che puoi vedere con chiarezza dentro te stesso.
“Il mondo è un’idea, è ciò che pensiamo, e non ha sostanza” La Danzatrice del cielo
(dal sito di Nonterapia , Metodo Simbolimmaginale– Selene Calloni)
Il facilitatore di costellazioni familiari è un facilitatore di creazioni immaginali, di formule psichiche atte ad accompagnare il consultante nel transito della “grande soglia” da oggi a ieri, per ritornare all’oggi sicuramente più ricco.
Cristina DINI
Facilitatrice Costellazioni Familiari Integrate