Psicogenealogia e Gestalt Immaginale
Psicogenealogia fondata da Anne Ancelin Schutzenberger
“ Ognuno di noi eredita un “Groviglio di storie, drammi e lutti non risolti ... La psicogenealogia … permette, una volta disegnato il proprio albero genealogico, completo dei principali avvenimenti di vita e del loro commento, di avere immediatamente e in un solo colpo d’occhio la visione globale, sull’arco di due secoli, della propria storia familiare, e di sentirne l’impatto …” (Anne Ancelin Schutzenberger).
- Genosociogramma: strumento principale del metodo.
- Visione Intergenerazionale e Transgenerazionale, Segreti di famiglia, Effetto Zeigarnik e pensieri “ruminanti”
- Quel che è Fatto è Fatto: fare pace col passato
(evoluzione della Gestalt Analitica)
- L’emozioni, i pensieri e i comportamenti: sono per ogni essere umano diversi livelli di una stessa funzione e il cambiamento di uno implica cambiamenti anche negli altri livelli. Con la Gestalt Immaginale è possibile ottenere in tempi brevi una maggiore conoscenza di sè e consapevolezza del proprio agire.
- I gruppi di Gestalt Immaginale sono il risultato di un'esperienza ventennale nella co-conduzione di terapie di gruppo. Integrano la psicologia archetipica e immaginale con la gestalt analitica, le terapie corporee, le tecniche yoga e di respirazione. Si alternano a incontri individuali con uno dei due conduttori, il primo ciclo d’incontri inizia ad ottobre e finisce a marzo, mentre il secondo inizia ad aprile e finisce a luglio.
- La co-conduzione: garanzia dell’integrazione tra il principio maschile ed il principio femminile e fonte di continuo monitoraggio sulle dinamiche del gruppo (inclusa la conduzione).
- La narrazione: aiuta a guardare quello che si manifesta nel “Qui ed Ora” e i collegamenti inconsci con il passato.
- Il mettere in gioco “il bisogno”: per avviarsi a chiudere la gestalt aperta
- Il rituale: scioglie il “nodo transgenerazionale/intergenerazionale”
- Il ritiro della proiezione e chiusura del sospeso: fondamentale per una scelta di vita libera da condizionamenti consapevoli ed inconsci.
- Funzione specchio: imitazione di comportamenti sani
- Importanza del campo: energia, setting di gruppo con funzione regressiva e catartica
- Proiezioni: agiti, comprensione e ritiro della proiezione
- Osservare: l’Immagine che “CURA” in quanto “libera da obblighi d’amore inconsci”
- AUTOSTIMA e CREATIVITA’
- Possibilità di cambiare: soluzioni d’Immagine che modificano la possibilità di scelta
CONCLUSIONE
In sintesi, unire la Psicogenealogia alla Gestalt Immaginale offre la possibilità di rileggere i disagi della nostra vita attuale attraverso una lente d’ingrandimento che mette in risalto le micro sequenze e le immagini non viste prima, sia soggettive che del sistema familiare. Inoltre, la chiave Immaginale approda al mondo archetipico, universalmente riconosciuto e riconoscibile nella storia dell’umanità e nelle sue radici culturali e filosofiche.
Detto ciò, questo metodo altro non è che una continua ricerca del “senso della vita e della morte”, della missione del singolo individuo di essere felice per contribuire, con un senso etico profondo, alla missione più alta di amore universale.